Discussione:
La sottile linea rossa
(troppo vecchio per rispondere)
frick
2006-01-26 22:34:49 UTC
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C'erano i Longobardi proprio nel 568, con un esercito di circa 400.000
uomini
x-post x una consulenza su come si poteva mantenere un esercito di
400000 uomini nell'italia settentrionale nel 568 dc

hint: usi delle fonti di merda che riportano alla lettera le cifre
che spara procopio, credo
ArAmesh
2006-01-26 23:38:28 UTC
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Il Thu, 26 Jan 2006 23:34:49 +0100, frick ha scritto:

[premessa] non so quanto questo post sia in topic su ICM. Nel caso non lo
fosse mi scuso e togliete pure il crosspost.
Post by frick
x-post x una consulenza su come si poteva mantenere
un esercito di 400000 uomini nell'italia settentrionale.
nel 568 dc
Erodoto (oggi sei il secondo che me lo fa venire in mente) fa di ben peggio
e si parla di circa un millennio prima. Anche se dice chiaramente che
l'esercito persiano si porta dietro bestiame e persino mogli.

Secondo la sua fonte, se non ricordo male, si calcola che la forza
d'invasione persiana guidata da Serse comprendesse 5 milioni di esseri
viventi (cioè bestiame compreso).
Post by frick
hint: usi delle fonti di merda che riportano alla.
lettera le cifre che spara procopio, credo
E' facile che sia davvero così. Ma avrei una critica sul metodo, e qui mi
rivolgo anche al n3tgan3sh: non ha senso chiedersi come si poteva mantenere
un esercito di 400.000 persone, se quell'esercito invade l'Italia proprio
perché *non* riesce a mantenersi.

Le migrazioni per fame, carestia, altri popoli che ti hanno scacciato dalle
tue terre, sono migrazioni. E' chi le vede arrivare che le considera
invasioni. I locali non vogliono cedere le loro risorse e c'è la guerra.

Insomma dato che non si tratta di una spedizione militare ma della
migrazione di un popolo, trovo questa critica non molto corretta.

Va però detto che per questo stesso motivo non ha senso prenderlo come
esempio di "conflitto permanente ed organico".

C'è un salto di qualità, nel "conflitto permanente ed organico", che a n3t
sfugge. Gli sfugge secondo me perché si fa fuorviare dalla diffusione oggi
capillare dello "spirito" (per susanna "ideologia") che ne è alla base.

Non basta che un modello culturale sia visibile in Giappone, in Cina e oggi
persino nel Buthan per considerarlo connaturato e necessario. Potrebbe ad
esempio non essere un modello locale. Potrebbe essere stato importato ed
imitato.

Il colonialismo giapponese è "occidentale" perché si svolge secondo
determinati meccanismi e il Giappone diventa quello che è quando incontra
l'occidente e ne imita la struttura.

Dalla percecuzione dei cristiani alla battaglia di Tsushima passano 300
anni. All'inizio di questo periodo il Giappone è poca roba, e sta reagendo
violentemente ad una colonizzazione culturale. Alla fne di questo periodo è
una potenza mondiale. In mezzo c'è la trasformazione di una società da
arcaica e feudale a industriale e coloniale.

Il colonialismo giapponese, perciò, è "occidentale" perché il Giappone deve
cambiare radicalmente per poter diventare ciò che diventerà e smettere di
essere ciò che era prima. Molte strutture tradizionali svaniranno. Altre,
quelle "innocue" che possono convivere con il processo di
industrializzazione, sopravvivranno.

Questo mutamento è etero-indotto, perché è una risposta locale al
colonialismo occidentale. Non è cioè un prodotto locale. In questo senso la
"vittoria" è da riconoscersi comunque a quel modello che ha costretto il
giappone a cambiare struttura per sopravvivere e diventare una potenza.
--
Aramesh
Albion of Avalon
2006-01-27 06:42:23 UTC
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ArAmesh ha scritto:


Ehmmmm
Non sono d'accordo su questa tua analisi.
Post by ArAmesh
Il colonialismo giapponese è "occidentale" perché si svolge secondo
determinati meccanismi e il Giappone diventa quello che è quando incontra
l'occidente e ne imita la struttura.
Ne imita la struttura in senso esteriore pur mantenendo la società
legata alla tradizione.
La vera occidentalizzazione del Giappone avviene con MacArthur e non con
la spedizione del commodoro Perry.
Post by ArAmesh
Dalla percecuzione dei cristiani alla battaglia di Tsushima passano 300
anni. All'inizio di questo periodo il Giappone è poca roba, e sta reagendo
violentemente ad una colonizzazione culturale. Alla fne di questo periodo è
una potenza mondiale. In mezzo c'è la trasformazione di una società da
arcaica e feudale a industriale e coloniale.
Questa tua ricostruzione non mi convince.
Il Giappone inizialmente si chiude in se all'arrivo degli occidentali,
periodo tokugawa, ove confine gli occidentali in un unico porto e mette
a morte tutti gli occidentali che trova fuori da questo perimetro.
E' con la "visita" del commodoro Pery che si ha l'apertura del Giappone
ed il conseguenziale periodo Meiji che è caratterizzato da una
modernizzazione strutturale del paese fermo restando le sue particolari
caratteristiche.
L'abolizione della casta dei samurai è piuttosto un'operazione di
facciata. Essi rimango e sono sempre il centro della società. Sia come
"classe" produttrice di quadri dirigenziali sia come modello
comportamentale.
Post by ArAmesh
Il colonialismo giapponese, perciò, è "occidentale"
Ed ancora non sono d'accordo.
Il Giappone ha bisogno della Cina per via del riso. Al Giappone mancano
due cose. Materie prime e cibo. Con l'inizio della rivoluzione
industriale giapponese il precedente fragile equilibrio si rompe ed il
Giappone necessita di nuove risorse. Da qui l'invasione della Korea
(vecchio pallino giapponese) e l'invasione della Cina (altro vecchio
pallino giapponese).
Quando il Giappone effettua le sue conquiste nella seconda guerra
mondiale, escludendo le Filippine e la Cina, non trova mai una
guerriglia contro di essa. Questo perchè il modello che propone (sfera
di prosperità comune) e che mette in atto è completamente diverso
rispetto a quello occidentale. Esso si propone come arante delle
indipendenze altrui e fornisce delle forme di autogoverno locale che gli
occidentali negavano.
--
"This unusual and highly successful species spends a great deal of time
examining his higher motives and an equal amount of time ignoring his
fundamental ones. He is proud that he has the biggest brain of all the
primates, but tries to conceal the fact that he also has the biggest
penis." Desmond Morris
Luca Morandini
2006-01-27 08:30:34 UTC
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Post by Albion of Avalon
Quando il Giappone effettua le sue conquiste nella seconda guerra
mondiale, escludendo le Filippine e la Cina, non trova mai una
guerriglia contro di essa.
Sicuro ? E i Vietminh ? e la resistenza in Indonesia e Malesia ? E la
resistenza in Corea (d'accordo, questa iniziò prima della 2GM) ?

Saluti,

--------------------
Luca Morandini
www.lucamorandini.it
--------------------
Albion of Avalon
2006-01-27 14:46:47 UTC
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Post by Luca Morandini
Post by Albion of Avalon
Quando il Giappone effettua le sue conquiste nella seconda guerra
mondiale, escludendo le Filippine e la Cina, non trova mai una
guerriglia contro di essa.
Sicuro ? E i Vietminh ? e la resistenza in Indonesia e Malesia ? E la
resistenza in Corea (d'accordo, questa iniziò prima della 2GM) ?
Birmania? Malesia? Indonesia?
Ne incontro pochissima.
--
"This unusual and highly successful species spends a great deal of time
examining his higher motives and an equal amount of time ignoring his
fundamental ones. He is proud that he has the biggest brain of all the
primates, but tries to conceal the fact that he also has the biggest
penis." Desmond Morris
ArAmesh
2006-01-27 13:18:12 UTC
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Post by Albion of Avalon
Ehmmmm
Non sono d'accordo su questa tua analisi.
CI mancherebbe :)
Post by Albion of Avalon
Ne imita la struttura in senso esteriore pur
mantenendo la società legata alla tradizione.
La vera occidentalizzazione del Giappone avviene
con MacArthur e non con la spedizione del
commodoro Perry.
Non lo voglio confutare, ma tra le due date ci sono due secoli. Bisogna
capirsi su cosa si intenda per "occidentalizzazione". Soprattutto fuori
dall'occidente - lo so anche per esperienza diretta - con questo termine si
intende l'entrata nella modernità. Ovviamente modernità non è da intendersi
solo in senso tecnologico (quello semmai ne è un frutto) ma soprattutto
sociale e amministrativo.

Forse sostituendo il termine "modernità" al termine "occidentalizzazione" ci
capiamo meglio. Sul punto c'è una diffusa opinione tra gli storici che
sostiene non sia mai esistita una "modernità non occidentale", o meglio una
modernità non innescata dall'occidente.

MacArthur non arriva in un paese arretrato, arriva in un paese moderno che
ha tenuto testa a potenti eserciti coloniali per un secolo. Cosa che - per
dirne una - l'India dei Mughal o la Persia dei Qadjar non sono mai riusciti
a fare perché appunto non avevano affrontato per tempo il nodo della
modernità.

MacArthur è il primo capitolo di una fase nuova, diversa dalla precedente,
che aveva già portato alla modernizzazione del paese.
Post by Albion of Avalon
Il Giappone inizialmente si chiude in se all'arrivo
degli occidentali, periodo tokugawa, ove confine gli
occidentali in un unico porto e mette a morte tutti
gli occidentali che trova fuori da questo perimetro.
E' con la "visita" del commodoro Perry che si ha
l'apertura del Giappone ed il conseguenziale periodo
Meiji che è caratterizzato da una modernizzazione
strutturale del paese fermo restando le sue particolari caratteristiche.
C'è un bel filmaggino anche, sull'argomento. Tabu-Gohatto.

Non posso fare a meno di notare che l'esito della seconda fase senza la
prima sarebbe stato ben diverso. Altre nazioni non hanno potuto isolarsi
come hanno fatto i Tokugawa, e quando c'è stata la seconda fase
semplicemente non esisteva sufficiente capitale nazionale accumulato da
permettere un'industrializzazione autonoma. Erano tutti dipendenti degli
occidentali, da anni.

Ma questa ricostruzione è più precisa della mia.
Post by Albion of Avalon
L'abolizione della casta dei samurai è piuttosto
un'operazione di facciata. Essi rimango e sono
sempre il centro della società. Sia come "classe"
produttrice di quadri dirigenziali sia come modello comportamentale.
Non sono sicuro che sia corretto identificare una classe con gli individui
che la compongono. E' l'evoluzione della funzione sociale della classe che
interessa, non il chi.

Il giappone dell'inizio del novecento è una realtà economica e militare in
ascesa. Si risparmia e si reinveste in industrie e in modernitzzazione. Da
dove viene quel capitale? Non è capitale occidentale, è capitale nazionale,
ma proviene dalle proprietà di una classe. Quella classe magari è la stessa
casta nobiliare di due secoli prima o i suoi discendenti, ma ha visto mutare
la propria funzione nel rapporto di produzione.

In fondo pensa: anche dopo il crollo dell'URSS il capitale è rimasto
attaccato alle mani dei burocratio del vecchio potere sovietico. Tutti i
grandi "oligarch" russi di oggi sono si in qualche modo formati come quadri
del PCUS sotto Breznev. Ma non per questo la Russia di oggi è un paese
comunista. Anzi, è l'esatto cobntario. Questo intendo per funzione sociale
della classe al di là dei singoli individui.

Certo gli individui che compongono la classe dominante sono rimasti gli
stessi. Ma forse è questa la ragione per cui si sono potuti permettere un
tradizionalismo innocuo e di facciata. Di facciata: perché Yamamoto Sama non
è un daimyo delle guerre civili, sebbene voglia riconoscersi tale. E' un
moderno ammiraglio di una potentissima marina militare.
Post by Albion of Avalon
Post by ArAmesh
Il colonialismo giapponese, perciò, è "occidentale"
Ed ancora non sono d'accordo.
Il Giappone ha bisogno della Cina per via del riso.
Al Giappone mancano due cose. Materie prime e cibo.
Con l'inizio della rivoluzione industriale giapponese
il precedente fragile equilibrio si rompe ed il Giappone
necessita di nuove risorse. Da qui l'invasione della
Korea (vecchio pallino giapponese) e l'invasione della
Cina (altro vecchio pallino giapponese).
OK. Fin qui la cosa si svolge secondo il modello di sviluppo europeo.
Post by Albion of Avalon
Quando il Giappone effettua le sue conquiste nella
seconda guerra mondiale, escludendo le Filippine e
la Cina, non trova mai una guerriglia contro di essa.
Questo perchè il modello che propone (sfera di prosperità
comune) e che mette in atto è completamente diverso
rispetto a quello occidentale. Esso si propone come
garante delle indipendenze altrui e fornisce delle forme
di autogoverno locale che gli occidentali negavano.
Non ci trovo una peculiarità se volessimo andare a fondo.

Anche gli europei in genere - nelle guerre europee - usarono più "parcere
subjectis" di quanto non ne avessero usata fuori. Lo stesso accade ai
giapponesi, che però fanno vedere ampiamente di cosa sono capaci tipo a
Nanchino.

Un conto è sconfiggere un "uomo" in battaglia, altro conto è sconfiggere un
selvaggio pellerossa, oppure un gaijin. Il comportamento del vincitore è
diverso. Questa diversità di comportamento alla lunga crea una vera e
propria piramide sociale che serve da struttura dell'impero coloniale.

Facciamola semplice: non ti sembra che la politica estera americana abbia
trattato l'Europa con molti più riguardi di quanti ne abbia avuti in america
latina, o in medio oriente? Ecco, questo è potere che si struttura. Chi
decide chi sono i buoni e i cattivi, redistribuisce risorse sulla base della
decisione presa. E' ovvio che per noi europei "anti americano" è un insulto
che ti squalifica e ti identifica come estremista. Mentre altrove è
considerato un dovere morale essere anti americani. E' la conseguenza di
quella struttura.

Il Giappone aveva semplicemente una propria tabella di "buoni" e "cattivi",
ma la sostanza IMHO non cambia.
--
ArAmesh
"L'evoluzione degli armamenti fino ai gas, ai carri armati, ai sommergibili,
ai cannoni che sparano a 120 chilometri e' giunta fino al punto che
l'esercito dovrebbe essere rinviato a corte marziale per vilta' di fronte al
nemico. Partendo dal concetto di 'onore militare' il mondo dovrebbe giungere
alla pace perpetua." (K. Kraus)
Albion of Avalon
2006-01-27 17:15:02 UTC
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Post by ArAmesh
Non lo voglio confutare, ma tra le due date ci sono due secoli. Bisogna
capirsi su cosa si intenda per "occidentalizzazione". Soprattutto fuori
dall'occidente - lo so anche per esperienza diretta - con questo termine
si intende l'entrata nella modernità. Ovviamente modernità non è da
intendersi solo in senso tecnologico (quello semmai ne è un frutto) ma
soprattutto sociale e amministrativo.
Si, direi che è meglio.
La creazione di un parlamento di fatto ostaggio della casta militare non
mi pare una caratteristica dell'occidente.
Post by ArAmesh
Forse sostituendo il termine "modernità" al termine
"occidentalizzazione" ci capiamo meglio. Sul punto c'è una diffusa
opinione tra gli storici che sostiene non sia mai esistita una
"modernità non occidentale", o meglio una modernità non innescata
dall'occidente.
Modernità tecnologica ok.
Modernità culturale no.
Noi occidentali abbiamo innescato una modernizzazione tecnologica ed
esportato determinati modelli sociologici. Questi modelli,
principalmente per effetto imitazione, si sono diffusi in molti paesi
arrivando addirittura a soppiantare la cultura originale (in certi
casi). Il Giappone prima di MacArthur era una eccezione in questo senso.
Accetto la modernizzazione tecnologica ma rifiutò la modernizzazione
sociale. La società che iniziò la seconda guerra mondiale era una
società fortemente divisa in caste. Con i figli ed i nipoti della casta
guerriera dei samurai che erano ancora saldamente al comando. Questa
società da un lato ebbe enormi risultati che nessuno può negare. Nessuna
altra società è passata dal medio evo al XX secolo in una generazione.
Ma il suo limite era anche questo. L'essere governata, sostanzialmente,
da "ignoranti" (notare le virgolette) "feudatari" (notare le virgolette)
che non avevano la più pallida idea di cosa si mettevano contro. L'opera
di MacArthur fu di vera modernizzazione del paese nell'ottica di
continuità. E di questo i giapponesi gli sono grati.
Post by ArAmesh
MacArthur non arriva in un paese arretrato, arriva in un paese moderno
che ha tenuto testa a potenti eserciti coloniali per un secolo. Cosa che
- per dirne una - l'India dei Mughal o la Persia dei Qadjar non sono mai
riusciti a fare perché appunto non avevano affrontato per tempo il nodo
della modernità.
Sull'Italia c'è da aprire un discorso a se.
Per dirne una in Giappone l'elité andava in accademia militare ed era un
onore essere un soldato. In Italia questo no con tutte le ricadute che
se ne possono avere.
Post by ArAmesh
C'è un bel filmaggino anche, sull'argomento. Tabu-Gohatto.
Cerco di vederlo.
Post by ArAmesh
Non posso fare a meno di notare che l'esito della seconda fase senza la
prima sarebbe stato ben diverso. Altre nazioni non hanno potuto isolarsi
come hanno fatto i Tokugawa, e quando c'è stata la seconda fase
semplicemente non esisteva sufficiente capitale nazionale accumulato da
permettere un'industrializzazione autonoma. Erano tutti dipendenti degli
occidentali, da anni.
Insomma.
Il Giappone non aveva risorse per cui era poco appetibile agli
occidentali. Si sapeva poco se non che era a stento a livello di
autosufficienza per il cibo, che avevano poche materie prime
interessanti (oro, argento, diamanti o coltivazioni di pregio) e
venivano giudicati poco più che dei selvaggi. Molto meglio la Cina che
era grande, ricca e facile preda.
Quando il commodoro Perry arriva non rapporta di ricchezze ma di un
mercato potenziale per prodotti di base.
L'Intelligenza giapponese fu nel non assaltare le navi al grido di Tenno
Banzai (come alcuni proposero) ma quello di studiare queste navi e
quello che portavano.
Che il Giappone avesse il capitale inerziale non ci sono dubbi. Ma in
una società come quella giapponese il capitale inerziale è più basso
rispetto ad una società occidentalizzata.
Post by ArAmesh
Post by Albion of Avalon
L'abolizione della casta dei samurai è piuttosto
un'operazione di facciata. Essi rimango e sono
sempre il centro della società. Sia come "classe"
produttrice di quadri dirigenziali sia come modello comportamentale.
Non sono sicuro che sia corretto identificare una classe con gli
individui che la compongono. E' l'evoluzione della funzione sociale
della classe che interessa, non il chi.
Sul lungo periodo questa analisi rende. MA sul breve, cioè nel volgere
di due o tre generazioni, questa analisi non funziona. Poiché nel
Giappone non ci fu una vera rivoluzione sociale. Questo perchè era
sempre la stessa classe dirigente che dirigeva la modificazione sociale,
e come tutte le classi tendeva ad auto preservarsi.
Post by ArAmesh
Il giappone dell'inizio del novecento è una realtà economica e militare
in ascesa. Si risparmia e si reinveste in industrie e in
modernitzzazione. Da dove viene quel capitale? Non è capitale
occidentale, è capitale nazionale, ma proviene dalle proprietà di una
classe. Quella classe magari è la stessa casta nobiliare di due secoli
prima o i suoi discendenti, ma ha visto mutare la propria funzione nel
rapporto di produzione.
Si.
Ma come classe rimane.
Prima era fedele al suo Daimyo poi al suo Zaibastu.
I rapporti sostanziali non cambiano, solo quelli formali.
Post by ArAmesh
In fondo pensa: anche dopo il crollo dell'URSS il capitale è rimasto
attaccato alle mani dei burocratio del vecchio potere sovietico. Tutti i
grandi "oligarch" russi di oggi sono si in qualche modo formati come
quadri del PCUS sotto Breznev. Ma non per questo la Russia di oggi è un
paese comunista. Anzi, è l'esatto cobntario. Questo intendo per funzione
sociale della classe al di là dei singoli individui.
Qualcuno ti potrebbe dire che in URSS non c' mai stato comunismo dalla
morte di Lenin.
Post by ArAmesh
Certo gli individui che compongono la classe dominante sono rimasti gli
stessi. Ma forse è questa la ragione per cui si sono potuti permettere
un tradizionalismo innocuo e di facciata. Di facciata: perché Yamamoto
Sama non è un daimyo delle guerre civili, sebbene voglia riconoscersi
tale. E' un moderno ammiraglio di una potentissima marina militare.
Yamamoto (il sama manco all'imperatore lo concedo) era un samurai che
obbedì all'ordine del suo imperatore. Invece di arriganre gli altri
samurai ed attaccare i samurai nemici, arringò i suoi piloti (spesso
discendenti di samurai) e gli scagliò con gli occhi tondi. Nonostante
fosse contro a questa politica.
Post by ArAmesh
Post by Albion of Avalon
Post by ArAmesh
Il colonialismo giapponese, perciò, è "occidentale"
Ed ancora non sono d'accordo.
Il Giappone ha bisogno della Cina per via del riso.
Al Giappone mancano due cose. Materie prime e cibo.
Con l'inizio della rivoluzione industriale giapponese
il precedente fragile equilibrio si rompe ed il Giappone
necessita di nuove risorse. Da qui l'invasione della
Korea (vecchio pallino giapponese) e l'invasione della
Cina (altro vecchio pallino giapponese).
OK. Fin qui la cosa si svolge secondo il modello di sviluppo europeo.
No.
Perché noi occidentali non andammo mai nelle colonie per cercare di
sfamare i nostri popoli. SI andò nelle colonie per la gloria e le ricchezze.
Si andò in India per il tea, per le richezze e per l'oppio da vendere
alla Cina in cambio di argento. Si andò in America per l'oro dei popoli
amerindi. Si andò in Sud Africa per l'oro ed i diamanti e così via.
Mai si andò per il cibo.
Cosa molto diversa.
Basta vedere il comportamento giapponese durante la prima fase della
seconda guerra mondiale in Cina. Spesso faceva raid per procurasi cibo
per la madre patria.
TI risultano comportamenti analoghi inglesi od olandesi?
Post by ArAmesh
Anche gli europei in genere - nelle guerre europee - usarono più
"parcere subjectis" di quanto non ne avessero usata fuori. Lo stesso
accade ai giapponesi, che però fanno vedere ampiamente di cosa sono
capaci tipo a Nanchino.
Ho detto escludere la Cina.
I giapponesi avevano una sorta di conto aperto con la Cina. Li
consideravano una sorta di sub umani degni solo del loro disprezzo. Non
abbiamo comportamenti simili in Brimania od in Thailandia.
Post by ArAmesh
Facciamola semplice: non ti sembra che la politica estera americana
abbia trattato l'Europa con molti più riguardi di quanti ne abbia avuti
in america latina, o in medio oriente? Ecco, questo è potere che si
struttura. Chi decide chi sono i buoni e i cattivi, redistribuisce
risorse sulla base della decisione presa. E' ovvio che per noi europei
"anti americano" è un insulto che ti squalifica e ti identifica come
estremista. Mentre altrove è considerato un dovere morale essere anti
americani. E' la conseguenza di quella struttura.
Insomma.
C'è molto da dire in materia.
Siamo proprio sicuri che gli US abbiano trattato male il medio oriente?
Qualcuno forse dovrebbe ricordare che quando gli israeliani si erano
leggermente incazzati coi siriani ed avevano deciso di presentare di
persona le proprie lamentale al governo di Damasco furono gli americani
che lo impedirono.
Ricordiamo pure che quando i Soviet andarono in gita in Afghanistan
mentre gli arabi strepitavano furono gli americani che cacciarono la
moneta ed il personale per addestrare i guerriglieri. Vogliamo pure
ricordare che quando Saddam (armato dai soviet e dai francesi) volle
andare a visitare Kuwait City furono gli americani a dissuderlo dal fare
una tappa anche a Riad.
Post by ArAmesh
Il Giappone aveva semplicemente una propria tabella di "buoni" e
"cattivi", ma la sostanza IMHO non cambia.
Cambiano le motivazioni.
--
"This unusual and highly successful species spends a great deal of time
examining his higher motives and an equal amount of time ignoring his
fundamental ones. He is proud that he has the biggest brain of all the
primates, but tries to conceal the fact that he also has the biggest
penis." Desmond Morris
Don Quijote
2006-01-27 17:46:59 UTC
Permalink
Post by Albion of Avalon
Sull'Italia c'è da aprire un discorso a se.
Per dirne una in Giappone l'elité andava in accademia militare ed era un
onore essere un soldato. In Italia questo no con tutte le ricadute che
se ne possono avere.
Mica tanto. Per i rampolli delle grandi famiglie la carriera militare è
sempre stata appetita anche qui da noi.
Post by Albion of Avalon
Perché noi occidentali non andammo mai nelle colonie per cercare di
sfamare i nostri popoli. SI andò nelle colonie per la gloria e le ricchezze.
Si andò in India per il tea, per le richezze e per l'oppio da vendere
alla Cina in cambio di argento. Si andò in America per l'oro dei popoli
amerindi. Si andò in Sud Africa per l'oro ed i diamanti e così via.
Mai si andò per il cibo.
Cosa molto diversa.
Basta vedere il comportamento giapponese durante la prima fase della
seconda guerra mondiale in Cina. Spesso faceva raid per procurasi cibo
per la madre patria.
TI risultano comportamenti analoghi inglesi od olandesi?
Ovviamente non parliamo del colonialimo moderno ma i romani lo facevano.
Albion of Avalon
2006-01-27 22:53:26 UTC
Permalink
Post by Don Quijote
Post by Albion of Avalon
Sull'Italia c'è da aprire un discorso a se.
Per dirne una in Giappone l'elité andava in accademia militare ed era
un onore essere un soldato. In Italia questo no con tutte le ricadute
che se ne possono avere.
Mica tanto. Per i rampolli delle grandi famiglie la carriera militare è
sempre stata appetita anche qui da noi.
LOL
La accendiamo?
--
"This unusual and highly successful species spends a great deal of time
examining his higher motives and an equal amount of time ignoring his
fundamental ones. He is proud that he has the biggest brain of all the
primates, but tries to conceal the fact that he also has the biggest
penis." Desmond Morris
frick
2006-01-27 08:00:34 UTC
Permalink
Post by ArAmesh
[premessa] non so quanto questo post sia in topic su ICM. Nel caso non lo
fosse mi scuso e togliete pure il crosspost.
Post by frick
x-post x una consulenza su come si poteva mantenere
un esercito di 400000 uomini nell'italia settentrionale.
nel 568 dc
Erodoto (oggi sei il secondo che me lo fa venire in mente) fa di ben peggio
e si parla di circa un millennio prima. Anche se dice chiaramente che
l'esercito persiano si porta dietro bestiame e persino mogli.
Secondo la sua fonte, se non ricordo male, si calcola che la forza
d'invasione persiana guidata da Serse comprendesse 5 milioni di esseri
viventi (cioè bestiame compreso).
Post by frick
hint: usi delle fonti di merda che riportano alla.
lettera le cifre che spara procopio, credo
E' facile che sia davvero così. Ma avrei una critica sul metodo, e qui mi
rivolgo anche al n3tgan3sh: non ha senso chiedersi come si poteva mantenere
un esercito di 400.000 persone, se quell'esercito invade l'Italia proprio
perché *non* riesce a mantenersi.
la migrazione dei longobardi in italia non inizia da un passo
fuori, senza buttarsi su google e fonti improbabili, restando
sul generale, 50 anni prima entrano vittoriosi in pannonia ed
assorbono un po' di marmaglia varia, si alleano con bisanzio,
partecipano alla guerra gotica (quella dei milllioni di morti
di procopio) come mercenari, distinguendosi per l'efferatezza
[paolo diacono], quindi conoscono lo stato del territorio

a) la parte perdente, gli ostrogoti, son calcolabili in tutto
in 100/150mila (non combattenti, l'intero popolo) e la guerra
va avanti x quasi 20 anni, quindi e` improbabile che ci fosse
un rapporto di forze numericamente sfavorevolissimo (salvo mi
sbagli sulle poche cifre che ricordo)

b) la conquista del norditalia dura fino a rotari, piu` di 30
anni, in cui questo mostruoso esercito come si sarebbe tenuto
in piedi, in un territorio gia` depredato?

c) hai tenuto conto di quanto assommasse la popolazione dell'
intera penisola? i longobardi rimasero sempre una (ristretta)
minoranza notoriamente

e via continuando
Post by ArAmesh
Le migrazioni per fame, carestia, altri popoli che ti hanno scacciato dalle
tue terre, sono migrazioni. E' chi le vede arrivare che le considera
invasioni. I locali non vogliono cedere le loro risorse e c'è la guerra.
la ragione x cui i longobardi scesero in italia non credo sia
del tutto chiarita, c'entrano i bizantini (e la loro classica
doppiezza, cit.Brancaleone ;) con la necessita` di ripopolare
i territori con popolazioni fedeli, suppongo, certo un popolo
alla fame non migra in un territorio gia` saccheggiato, ci si
si sposta per un vuoto di potere (e non e` alla fame)
Post by ArAmesh
Insomma dato che non si tratta di una spedizione militare ma della
migrazione di un popolo, trovo questa critica non molto corretta.
se il tuo e` un tentativo di confutarla, temo faccia acqua ;)
(compresa questa diversificazione tra "spedizione militare" e
"migrazione di un popolo", direi)
Post by ArAmesh
Va però detto che per questo stesso motivo non ha senso prenderlo come
esempio di "conflitto permanente ed organico".
C'è un salto di qualità, nel "conflitto permanente ed organico", che a n3t
sfugge. Gli sfugge secondo me perché si fa fuorviare dalla diffusione oggi
capillare dello "spirito" (per susanna "ideologia") che ne è alla base.
qua sei ritornato al 3d iniziale, in cui io non entro e passo
la mano, intravedo terribili difficolta` a interagire con dei
materialisti storici convinti

oltretutto la storia delle migrazioni barbariche e` stata gia`
abbastanza violentata di suo x varie ragioni, mettercisi anche
con il protocapitalismo mi sembra troppo, le partite di hockey
non vanno giudicate col metro del pattinaggio artistico ;)
n3tgan3sh
2006-01-27 08:31:36 UTC
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Post by frick
qua sei ritornato al 3d iniziale, in cui io non entro e passo
la mano, intravedo terribili difficolta` a interagire con dei
materialisti storici convinti
oltretutto la storia delle migrazioni barbariche e` stata gia`
abbastanza violentata di suo x varie ragioni, mettercisi anche
con il protocapitalismo mi sembra troppo, le partite di hockey
non vanno giudicate col metro del pattinaggio artistico ;)
sono d'accordo.
Mi hai chiamato in causa per l'improprio paragone e la fonte sbagliata.
Ne prendo atto, ammetto di aver preso il primo esempio utile di guerra
(perchè era una guerra) subito dopo l'era che wikipedia trascurava.
Vedi mio messaggio ad Aramesh, quello che mi interessava era puntare il
dito su una superinterpretazione della storia della guerra, nella quale
susanna vuole accreditare l'idea di consustanziale all'inizio del
proto-capitalismo ( vien da ridere a scriverlo), e che mi trova
radicalmente in disaccordo.
Non ci vogliono i Longobardi, basta tornare indietro di duemila anni per
trovare civiltà preparate e avvezze all'uso della guerra come strumento
organico.
frick
2006-01-27 09:15:57 UTC
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Post by Albion of Avalon
Post by frick
qua sei ritornato al 3d iniziale, in cui io non entro e passo
la mano, intravedo terribili difficolta` a interagire con dei
materialisti storici convinti
oltretutto la storia delle migrazioni barbariche e` stata gia`
abbastanza violentata di suo x varie ragioni, mettercisi anche
con il protocapitalismo mi sembra troppo, le partite di hockey
non vanno giudicate col metro del pattinaggio artistico ;)
sono d'accordo.
giusto perche' ti rendi conto che alla fine ti do una mano, eh? ;)
Post by Albion of Avalon
Mi hai chiamato in causa per l'improprio paragone e la fonte sbagliata.
Ne prendo atto, ammetto di aver preso il primo esempio utile di guerra
(perchè era una guerra) subito dopo l'era che wikipedia trascurava.
Vedi mio messaggio ad Aramesh, quello che mi interessava era puntare il
dito su una superinterpretazione della storia della guerra, nella quale
susanna vuole accreditare l'idea di consustanziale all'inizio del
proto-capitalismo ( vien da ridere a scriverlo), e che mi trova
radicalmente in disaccordo.
per forza, per stare in piedi deve sorvolare su una marea di cose,
vorrei vederla all'opera sulle guerre napoleoniche, o su quelle di
successione, auguri, la ricerca della Causa Prima e` un lavoraccio
susanna
2006-01-27 15:14:51 UTC
Permalink
frick scrive:


<omissis>

: per forza, per stare in piedi deve sorvolare su una marea di cose,
: vorrei vederla all'opera sulle guerre napoleoniche, o su quelle di
: successione, auguri, la ricerca della Causa Prima e` un lavoraccio


Hai voglia?



susanna
frick
2006-01-27 16:04:46 UTC
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Post by susanna
<omissis>
: per forza, per stare in piedi deve sorvolare su una marea di cose,
: vorrei vederla all'opera sulle guerre napoleoniche, o su quelle di
: successione, auguri, la ricerca della Causa Prima e` un lavoraccio
Hai voglia?
mi puzza che tra XVI e XIX e` un periodo in cui il materialismo
storico e` il cavallo perdente, non lo vedo neppure piazzato ;)
alcuni spunti sparsi
- intravedi l'inevitabilita` della grande germania nel 1618?
- se carlo VI avesse avuto un maschio, gli stuart fossero stati
meno de coccio, le guerre di successione le si pappava uguale?
- spezzando l'infilata di federichi[guglielmi] di prussia resta
tutto uguale?
- pietro il grande (e le successive 4 imperatrici)? sei stata a
pietroburgo? in un "grande sforzo del popolo russo" temo non ci
credessero troppo manco gli storici sovietici ;)
frick
2006-01-27 16:07:05 UTC
Permalink
frick ha scritto:

[...]
PS occhio a non vacillare, o dovrai ritrattare come eizenstein ;P
susanna
2006-01-28 02:41:08 UTC
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frick scrive:

: [...]
: PS occhio a non vacillare, o dovrai ritrattare come eizenstein ;P

Beh, sai, Sua Maesta' aveva un interlocutore, diciamo, piuttosto
ingombrante.



susanna

susanna
2006-01-28 00:12:27 UTC
Permalink
frick scrive:


:: <omissis>
::
::: per forza, per stare in piedi deve sorvolare su una marea di cose,
::: vorrei vederla all'opera sulle guerre napoleoniche, o su quelle di
::: successione, auguri, la ricerca della Causa Prima e` un lavoraccio
::
::
:: Hai voglia?
:
: mi puzza che tra XVI e XIX e` un periodo in cui il materialismo
: storico e` il cavallo perdente, non lo vedo neppure piazzato ;)
: alcuni spunti sparsi
: - intravedi l'inevitabilita` della grande germania nel 1618?

No.

: - se carlo VI avesse avuto un maschio, gli stuart fossero stati
: meno de coccio, le guerre di successione le si pappava uguale?

No.


: - spezzando l'infilata di federichi[guglielmi] di prussia resta
: tutto uguale?

No.


: - pietro il grande (e le successive 4 imperatrici)?

Boh.


: sei stata a pietroburgo?

No.


: in un "grande sforzo del popolo russo" temo non ci
: credessero troppo manco gli storici sovietici ;)

Forse.



susanna
ArAmesh
2006-01-27 19:25:23 UTC
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Il Fri, 27 Jan 2006 09:00:34 +0100, frick ha scritto:

(cut)
Post by frick
la ragione x cui i longobardi scesero in italia non credo sia
del tutto chiarita, c'entrano i bizantini (e la loro classica
doppiezza, cit.Brancaleone ;)
Brancaleone non conosceva gli Abbasidi!

A quanto risultava a me, ma sono un amatore, la ragione era che gli Avari
sloggiarono i Longobardi dalla Pannonia. I quali Avari a loro volta furono
sloggiati dai turchi, i quali a loro vlta... Mi ricordo che si poteva fare
il giro del mondo se non ci fosse stato il mare :)
Post by frick
Post by ArAmesh
Insomma dato che non si tratta di una spedizione militare ma della
migrazione di un popolo, trovo questa critica non molto corretta.
se il tuo e` un tentativo di confutarla, temo faccia acqua ;)
No, prendiamola da un altro punto di vista, ti faccio la stessa domanda che
ho fatto a n3tgan3sh: c'è una differenza tra Arbela e Wounded Knee? tra
Nahavand e Passchendeale? Tra Maratona e Caporetto?

O sono tutte frutto e conseguenza dell'egoismo di individui portati alla
sopraffazione, e pertanto tutte accomunabili?
--
ArAmesh
"L'evoluzione degli armamenti fino ai gas, ai carri armati, ai
sommergibili, ai cannoni che sparano a 120 chilometri e' giunta fino al
punto che l'esercito dovrebbe essere rinviato a corte marziale per vilta'
di fronte al nemico. Partendo dal concetto di 'onore militare' il mondo
dovrebbe giungere alla pace perpetua." (K. Kraus)
n3tgan3sh
2006-01-27 08:24:05 UTC
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Post by ArAmesh
Post by frick
hint: usi delle fonti di merda che riportano alla.
lettera le cifre che spara procopio, credo
E' facile che sia davvero così. Ma avrei una critica sul metodo, e qui mi
rivolgo anche al n3tgan3sh: non ha senso chiedersi come si poteva mantenere
un esercito di 400.000 persone, se quell'esercito invade l'Italia proprio
perché *non* riesce a mantenersi.
va bene Aramesh, lasciamo perdere pure l'esempio (anche se non è
*esattamente* come tu dici, c'è necessità di reperire nuove risorse non
scappare dalla terra del fuoco, e il reperire nuove risorse è una delle
prime spinte a organizzare militarmente il gruppo sociale).
Parliamo delle guerre d'espansione dei Faraoni, in Siria,Libano,etc.etc?
Facciamo un giro dalle parti di Gengis Khan? E di cosa stiamo parlando qui,
di guerre per necessità o di eserciti enormi, organizzatissimi, diplomazie,
commerci, azioni militari per bloccare vie di rifornimento uniche....mi
dici che non erano guerra organica ?
Post by ArAmesh
C'è un salto di qualità, nel "conflitto permanente ed organico", che a n3t
sfugge.
non mi sfugge, tranquillo.
ArAmesh
2006-01-27 16:54:13 UTC
Permalink
Post by n3tgan3sh
va bene Aramesh, lasciamo perdere pure l'esempio (anche
se non è *esattamente* come tu dici, c'è necessità di
reperire nuove risorse non scappare dalla terra del
fuoco, e il reperire nuove risorse è una delle prime
spinte a organizzare militarmente il gruppo sociale).
Sono d'accordo ma mi permetto di correggere un pochino. Il reperimento delle
risprose è una delle prime spinte - anzi l'unica - ad organizzare un gruppo
sociale tout-court, senza il militare. Il fatto militare si presenta solo
quando quelle risorse sono contese da altri gruppi socialmente organizzati.

Se manca il confronto umano non c'è forza militare. Catturare dei cinghiali
non è una guerra, è una battuta di caccia. Ovvero è un reperimento di
risorse organizzato, magari anche in grande dettaglio (penso ai canali di
irrigazione dell'Eufrate). Ma nel reperimento in sé non ci sono particolari
implicazioni di tipo militare o bellico.

A meno che io incontri un altro gruppo umano interessato agli stessi
chinghiali. Faccio questa distinzione perché la ritengo più corretta, e
perché rende un po' diverso l'approcio.
Post by n3tgan3sh
Parliamo delle guerre d'espansione dei Faraoni, in
Siria,Libano,etc.etc? Facciamo un giro dalle parti
di Gengis Khan? E di cosa stiamo parlando qui, di
guerre per necessità o di eserciti enormi,
organizzatissimi, diplomazie, commerci, azioni
militari per bloccare vie di rifornimento uniche...
mi dici che non erano guerra organica ?
Io criticavo solo l'esempio.
Post by n3tgan3sh
Post by ArAmesh
C'è un salto di qualità, nel "conflitto permanente ed
organico", che a n3t sfugge.
non mi sfugge, tranquillo.
OK. Ma allora dato che il salto di qualità c'è anche secondo te, in cosa
consiste, dato che non è un "conflitto permanente ed organico"? Nota che io
non ho posizioni predefinite su ciò di cui discutete tu e susanna.
--
Aramesh
Albion of Avalon
2006-01-27 06:43:35 UTC
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Post by frick
C'erano i Longobardi proprio nel 568, con un esercito di circa 400.000
uomini
x-post x una consulenza su come si poteva mantenere un esercito di
400000 uomini nell'italia settentrionale nel 568 dc
hint: usi delle fonti di merda che riportano alla lettera le cifre
che spara procopio, credo
E che centra la Linea rossa con i Longobardi?
--
"This unusual and highly successful species spends a great deal of time
examining his higher motives and an equal amount of time ignoring his
fundamental ones. He is proud that he has the biggest brain of all the
primates, but tries to conceal the fact that he also has the biggest
penis." Desmond Morris
frick
2006-01-27 08:05:06 UTC
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Post by Albion of Avalon
Post by frick
C'erano i Longobardi proprio nel 568, con un esercito di circa 400.000
uomini
x-post x una consulenza su come si poteva mantenere un esercito di
400000 uomini nell'italia settentrionale nel 568 dc
hint: usi delle fonti di merda che riportano alla lettera le cifre
che spara procopio, credo
E che centra la Linea rossa con i Longobardi?
il film di malick, c'e` tutto un treddone sull'interpretazione che
presentare la guerra come male inevitabile e connaturato all'uomo,
sorvolando su dinamiche sociali ecc.ecc., e` fascista

insomma un mezzo delirio, ma con spunti molto interessanti imho =)
n3tgan3sh
2006-01-27 08:17:59 UTC
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Post by Albion of Avalon
Post by frick
C'erano i Longobardi proprio nel 568, con un esercito di circa 400.000
uomini
x-post x una consulenza su come si poteva mantenere un esercito di
400000 uomini nell'italia settentrionale nel 568 dc
hint: usi delle fonti di merda che riportano alla lettera le cifre
che spara procopio, credo
E che centra la Linea rossa con i Longobardi?
LOL, avevamo divagato. Se ti va, dai un'occhiata al thread tra me e susanna
:)
Continua a leggere su narkive:
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